Ma di che cosa sono imputati i comunisti italiani?
Viviamo in una condizione di eccezionale gravità mai vista prima, in cui si sommano tre crisi: sanitaria, ambientale ed economico-sociale. Ma invece di occuparsi dei loro effetti e delle possibili soluzioni, le grandi firme dei giornaloni puntano il dito contro i comunisti. In vista del centenario della fondazione del Pci, che ricorre nel 1921, è già cominciato il cannoneggiamento con articoli di Paolo Mieli e con un libro di Ezio Mauro. Ma di che cosa sono imputati i comunisti italiani per essere esposti al pubblico ludibrio dalle cosiddette grandi firme?
Si dice che il buon giornalismo dovrebbe giudicare muovendo dai fatti. E i fatti dicono che i comunisti italiani hanno combattuto per la libertà durante il fascismo. Sono stati alla testa della guerra di liberazione. Hanno contribuito in modo decisivo alla scrittura della Costituzione e hanno sempre lottato in difesa della democrazia. C’è qualcuno che può citare un loro atto che abbia offeso la nostra libertà? E allora di che parliamo? L’anticomunismo ormai è solo una maschera tragica e grottesca, messa su dai padroni benpensanti per evitare di cambiare la realtà.
Paolo Ciofi
www.paolociofi.it